martedì 25 novembre 2008

Yes, web can.

L'attuale governo ha deciso per un ritorno del nucleare, con l'obiettivo di produrre il 25% dell'energia elettrica dall'atomo. Se così fosse gli investimenti che dovrebbero essere rivolti allo sviluppo delle energie rinnovabili e al miglioramento dell'efficienza energetica, verrebbero "dirottati" verso progetti di costruzione di nuove centrali nucleari. Già stiamo avvertendo i primi sintomi dai tagli previsti dalla Finanziaria 2009 alle energie rinnovabili e al risparmio energetico.
Le energie pulite rappresentano oggi la soluzione "più immediata ed efficacie per recuperare i ritardi rispetto agli accordi internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici" (www.legambiente.eu), ma soprattutto per ridurre la dipendenza dell'Italia dall'estero per quanto riguarda l'approvvigionamento energetico e diminuire così i costi energetici in bolletta.
Di contro il nucleare, oltre ad aumentare i costi per gli utenti perchè gli investimenti per la costruzione delle centrali verranno inevitabilmente "spalmati in bolletta", non risolve il problema dell'approvvigionamento, lo sposta soltanto. L'Italia, infatti, anzichè acquistare petrolio o gas dall'estero, si vedrà costretta ad acquistare uranio che, lo ricordiamo, è una risorsa esauribile al pari del petrolio e del gas.
In più, la necessità di contenere le emissioni di gas serra è attuale, non ci possiamo permettere di aspettare la messa in esercizio delle centrali nucleari!!!
Legambiente lancia la campagna Siti denuclearizzati, per manifestare 'contro l'ipotesi di tornare all'energia atomica in Italia'.
'Denuclearizzare il web è importante, per cercare di far passare il messaggio della dannosità del nucleare e della sua inutilità per il raggiungimento degli obiettivi di contenimento delle emissioni di gas serra'.
Il Circolo "La Foenna" aderisce alla campagna, fatelo anche voi nei vostri siti internet o blog e convincete quante più persone a fare lo stesso!!!
Si tratta solo di scaricare i banner dal sito http://www.sitodenuclearizzato.eu/ e di inserirli sul proprio sito.
Per un mondo più pulito dalle scorie e dall'inquinamento.

mercoledì 12 novembre 2008

Il circolo "La Foenna" invita tutti a partecipare!!!!

A caccia dell’imballaggio più inutile e assurdo, armati di macchina fotografica!
E’ questa la nuova missione che Legambiente, nell’ambito della campagna "Ridurre si può", assegna a tutti i cittadini con il lancio di NO PACK! Un concorso pensato per ironizzare sugli imballaggi superflui che avvolgono i prodotti commerciali, realizzato con il quotidiano Dnews che, dal 12 novembre al 16 dicembre, pubblicherà ogni martedì gli scatti con l'imballaggio più ridicolo, inviati dai lettori per sensibilizzare i cittadini nelle scelte da fare quando si trovano ad acquistare un prodotto, ma anche il mondo della distribuzione nel privilegiare i prodotti meno imballati e il settore produttivo a ricominciare a far uso solo degli imballaggi necessari.
“Il packaging industriale oggi – - ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente – è in gran parte dettato anche dal marketing e non solo da esigenze di contenimento e salvaguardia del prodotto, secondo una pratica che ha portato negli ultimi vent’anni ad un aumento della produzione dei rifiuti da imballaggio piuttosto evidente”. Secondo gli ultimi dati Ispra (ex Apat), infatti, in Italia nel 2006 la quantità di imballaggi immessi al consumo è stata di 12,2 milioni di tonnellate, il 3% in più rispetto all’anno precedente. Dal 2000 al 2006 si è registrato un aumento del 9% degli imballaggi immessi al consumo, che sono passati da 11,2 milioni di tonnellate a 12,2. Grazie all’operato del Conai e dei Consorzi di filiera, il 66% di questi è stato avviato a recupero e il 55,5% a riciclo, ma è evidente che è necessario fare uno sforzo per contenere la loro produzione partendo dagli imballaggi inutili, oggetto del concorso NO PACK!.
“Per questo Legambiente e Dnews – ha proseguito Ciafani – hanno deciso di rilanciare la R di riduzione, la più disattesa tra le 4 del noto principio comunitario, Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero. Per imboccare la strada della gestione sostenibile dei rifiuti, infatti, è necessario diminuirne la produzione e, in questo senso, i cittadini svolgono un ruolo fondamentale, perché solo acquistando in modo più consapevole e meno impattante è davvero possibile influenzare il mercato e, di conseguenza, migliorare la salute del Pianeta”.
A conclusione dell’iniziativa, la foto con l’imballaggio più assurdo si aggiudicherà il titolo “Premio Imballaggio Sprecone” e il suo autore sarà premiato con la Ricicletta, la bici in alluminio riciclato di CiAl, il Consorzio Imballaggi Alluminio. Tutte le fotografie verranno scherzosamente valutate da una giuria composta da Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, Angelo Di Mambro, giornalista di Dnews, Stefano Stellini del Consorzio Imballaggi Alluminio CiAl, Sandro Polci, ideatore del gioco e membro del Comitato scientifico dell’associazione e Marco Fratoddi, direttore de La Nuova Ecologia.
Per partecipare al gioco NO PACK! di Legambiente e Dnews è necessario inviare le fotografie con l’imballaggio più assurdo all’indirizzo campagne@legambiente.eu e tendenze@dnews.eu o per posta a Legambiente, Ufficio Campagne, Via Salaria 403, 00199, Roma. Allo scatto è necessario allegare i propri dati personali e una segnalazione del prodotto con la marca. Il termine massimo per inviarle è il 15 dicembre. Le foto saranno pubblicate ogni martedì sul quotidiano free press Dnews distribuito a Roma, Milano, Bergamo, Verona e disponibile online su www.dnews.eu.
Da Legambiente News